Prima lezione di diritto by Paolo Grossi

Prima lezione di diritto by Paolo Grossi

autore:Paolo Grossi [Grossi, P.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: eBook Laterza
ISBN: EPUB9788858106464-75905
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2003-07-14T22:00:00+00:00


6. Gli spazi del diritto. Uno spazio geografico: il territorio

La nostra abitudine mentale è di pensare il diritto con una sua ben definita proiezione geografica, quella che giustappone (se non contrappone) il diritto italiano a quello francese, svizzero, austriaco, sloveno, per restringere il nostro sguardo alla Repubblica italiana e alle nazioni confinanti. È un’abitudine che ci deriva dall’avere immedesimato il diritto nello Stato e dal vederlo in strettissima connessione con il potere politico; ci deriva dall’essere noi ancora immersi nel moderno e dal non arrivare ancora a percepire le profonde novità che costellano la nostra attuale vita associata. Dimostriamo, insomma, di essere più immersi nello ieri che nell’oggi.

La statualità del diritto esige la sua territorialità e si è sempre tradizionalmente insegnato essere il territorio un elemento essenziale dello Stato.

Ciò è conseguente all’essere lo Stato l’incarnazione del potere politico; questo ha bisogno di un àmbito geografico in cui proiettarsi e in cui esercitare la sua dominanza, che nel gergo politologico e giuridico suole chiamarsi sovranità. Si domina efficacemente, infatti, solo una realtà definita qual è una determinata zona geografica con le sue frontiere invalicabili o, comunque, controllabili, entro la quale l’apparato potestativo è sicuro di attuare i propri comandi perché è sicuro di avere una adeguata capacità di coazione.

Si può anche ipotizzare una proiezione mondiale della politica, ma si risolverà sempre in una somma di territori, giacché il potere politico si concreterà sempre in autorità, in comandi, in coazioni. E questo – sia ben chiaro – anche nel più democratico degli ordinamenti politici. Oggi, in presenza d’un ingombrantissimo imperialismo nordamericano, si può anche ipotizzare una proiezione mondiale unitaria, ma il mondo non sarà sciaguratamente che il territorio dell’impero nordamericano al massimo della sua espansione statuale.

Lo spazio della politica, in un mondo che è ben distante dal regno di Utopia, è essenzialmente fisico, ed è spazio – per usare l’estroso aggettivo usato da un acuto politologo italiano – il più possibile liscio15. Liscio, ovviamente, non nel senso della geografia fisica; non significa cioè una pianura senza montagne o colline, ma piuttosto una assenza di ingombri sociali e soprattutto giuridici.

La compattezza dello Stato moderno esige che anche la sua ombra sia compatta, né può sopportare che questa restituisca una immagine in qualche modo frazionata o anche soltanto articolata, né può sopportare – e fa di tutto per eliminare – autonomie al suo interno. Insomma uno Stato, un territorio, un diritto. Un solo diritto vigente senza interruzioni nella totalità della sfera territoriale; un territorio giuridicamente liscio perché giuridicamente unitario. È la vocazione intrinseca all’assolutismo giuridico moderno, resa evidente dal connubio – un connubio inteso come necessario – fra Stato e diritto.

Da quel che si è detto nel paragrafo precedente è lampante che stiamo vivendo una contemporaneità che procede – anzi, corre – in una direzione opposta, ma con grosse resistenze, con infiniti rimpianti, con invincibili misoneismi e quindi conservatorismi. Lo statalismo giuridico, nella coscienza di giuristi plagiati dalla bisecolare sottile propaganda post-illuministica, è vizio duro a morire. Come è dura a entrare nelle loro



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.